Iniziativa dell’associazione «Insieme a te…». Gli ospiti quest’anno saranno circa 300, le postazioni 18, i volontari una ventina.

di Enea Conti

Quando il mare luccica a loro brillano gli occhi. Un po’ per il sole, un po’ per l’emozione, che condividono con i volontari che li accudiscono e con i familiari. Sono disabili gravi, spesso malati di Sla, ma a Punta Marina (Ravenna) possono vivere la loro vacanza, gratis, grazie all’associazione «Insieme a te…» nell’omonima spiaggia in via della Fontana. Possono anche andare a largo, grazie a speciali imbarcazioni attrezzate. «Per loro, purtroppo spesso è l’ultima vacanza. Ma siamo orgogliosi di riuscire a regalargliela», spiega la presidente Debora Donati. Gli ospiti quest’anno saranno circa 300, le postazioni 18, i volontari una ventina. «I ragazzi arrivano da tutta Italia, in particolare dal nord, perché è la prima area attrezzata che incontrano scendendo lungo l’Adriatico». Non è una semplice spiaggia senza barriere. Essere disabili gravi significa dipendere da respiratori che necessitano di corrente elettrica. E infatti nello stabilimento sono state installate postazioni dotate di colonnine speciali.

La storia dell’associazione

La storia dell’associazione «Insieme a te..» merita di essere raccontata dall’inizio, perché strutture come quella di Punta Marina sono il frutto di iniziative la cui genesi è legata a doppio filo con aneddoti di vita vera, anche drammatica. Se oggi decine di malati possono godersi il mare e la spiaggia in questo angolo di Riviera Romagnola il merito è di Debora Donati, che presiede l’associazione, e del marito Dario Alvisi, morto nel 2018. Alvisi era malato di Sla e la moglie per anni aveva cercato di regalargli una vacanza al mare da trascorrere alla maniera di tutti i bagnanti che affollano le spiagge italiane in estate. Nel 2013 la coppia era andata in vacanza a Calimera, in Salento, «dove l’associazione “Io posso” aveva allestito una delle pochissime, al tempo, spiagge attrezzate per i disabili gravi». L’idea e le competenze necessarie per metterla in pratica furono esportati da Debora e Dario da quel Salento ancora emergente in fatto di servizi a quella Riviera romagnola che inventò più di un secolo fa il turismo balneare ma che nel 2018, quando la spiaggia inaugurò, era ancora orfana di servizi essenziali per i disabili gravi in spiaggia. Ora l’associazione «Insieme te..”» inquadra il futuro.

I prossimi obiettivi

All’orizzonte si profila una spiaggia sempre più attrezzata con servizi stabili. «Parteciperemo alla fine dell’estate a un bando per ottenere in concessione l’arenile e poter sviluppare con ampio respiro le nostre iniziative», spiega Debora Donati. Bolkestein e bandi previsti a fine 2023 non fanno paura. «Ci hanno assicurato che questo tratto spiaggia non sarà interessato da quelle gare». Proprio con la vittoria di un bando nel 2020 l’associazione aveva ottenuto in concessione i locali dell’ex scuola materna di Punta Marina, dove grazie al sisma bonus e all’ecobonus, e soprattutto con un fortunato crowdfunding sono stati realizzati tra appartamenti destinati ai disabili gravi ospitati in spiaggia. «Abbiamo ricevuto molta gratitudine. L’obiettivo era attrezzare e arredare un solo appartamento. Con i fondi raccolti siamo riusciti ad allestirne due in più».

 

Articolo originale: https://corrieredibologna.corriere.it/bologna/cronaca/22_luglio_10/punta-marina-spiaggia-speciale-malati-sla-vedono-mare-si-illuminano-2e9ae4a2-0025-11ed-b51d-4481ca4b7313.shtml